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Cristina Trivulzio, principessa di Belgioioso: una personalità dal forte temperamento e dalla delicata passione. Una patriota, una scrittrice e soprattutto una donna. Una donna che osserva il mondo, che indaga e che ama. Questa curata e appassionata opera dell’autore Mino Rossi raccoglie il Diario d’Oriente, il testamento di Cristina e le lettere a François Mignet: tutti scritti inediti che, attraverso un apparato di note dell’autore, dipingono con certosina penna l’incredibile personalità di questa grande donna. Il Diario d’Oriente narra il viaggio intrapreso nell’ottobre del 1850 all’interno dell’Anatolia. Con la figlia Maria e la governante Mrs Parker, la donna muove verso il podere da lei acquistato. Come la stessa afferma in una lettera diretta all’ingegner Federico Torre: «Il sito da me comperato è situato in Asia, a 6 ore di distanza dalla città di Saffram Bos, che è abitata per metà da cristiani, ed a 16 ore all’incirca da Balca, porto del Mar Nero, a circa 20 ore da Costantinopoli». La bellezza di questo scritto inedito è tutta racchiusa nello stupore che Cristina imprime nelle sue note, dinanzi a scenari e popoli così distanti ed esotici. Man mano che le parole vengono sciorinate, si delinea un ritratto altresì inedito della patriota Trivulzio di Belgioioso: ecco configurarsi la donna pragmatica che deve improntare il lavoro del suo podere e organizzare la casa in poco tempo, facendo fronte alla scarsità di liquidi. Nell’opera seguono poi il testamento di Cristina Trivulzio e le lettere a François Mignet, ove emerge un amore così cristallino e travolgente che a tratti commuove. Il curato e appassionato lavoro di Mino Rossi lascia trasparire l’ammirazione e l’amore per un personaggio che spesso è stato lasciato in ombra. Com’egli stesso afferma: «Sarebbe mio desiderio che, finalmente, frettolosi biografi e logopoieti superficiali pongano attenzione a Cristina come lei avrebbe desiderato, nella sua semplicità femminile, di apparire senza orpelli né maschere, ma sempre accompagnata da una eccezionale profondità di intendimenti».