Un’amicizia che germoglia nelle sconfinate campagne del sud Italia, a dispetto delle fatiche del lavoro e delle differenze economiche familiari: Martino e Giosuè condividono le loro vicissitudini in un rapporto che diventa fraterno. Grazie all’aiuto dei familiari di Giosuè, i due partono per Parigi mettendo alla prova le loro doti: Martino nella pittura e Giosuè nella musica. Per loro fare arte non è unicamente un processo individuale, ma un immergersi nella loro stanza intrisa di domande, esperienze e sensazioni. La vita parigina pone dinanzi ai loro occhi nuovi orizzonti da raggiungere. Nella loro espressione artistica tenteranno di comprendere il senso dell’amore, ma la Parigi notturna cattura le due anime in vizi senza regole che, anziché chiarire un loro stato d’animo, li confonde scaraventandoli verso l’abisso di un quesito dirompente: “Che cos’è l’arte?”. Sarà Calvesi, un ex professore e critico, a stimolare il risveglio dei due talenti assopiti. Si desta così, dal sonno degli artisti, la volontà irrefrenabile di trovare una risposta concreta al senso perduto dell’arte.