Piermario Lucchini, Francesco Ziliani, Matteo Bassi
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DATECI speranza, voi che entrate!

Mentre rientrava nel suo ufficio, Carlo rilesse ciò che aveva fatto scrivere sulla porta ricordando le ragioni che lo avevano portato a “prendere in prestito” e a cambiare parole così potenti e dense di storia letteraria. In fondo il senso stava tutto lì, nel cambiamento, nel ribaltamento dei rapporti di forza tra l’azienda e qualunque “bravo tecnico” avesse mai accettato di attraversare quella soglia. Carlo sapeva di dover essere lui a mostrare ciò che avevano costruito, ad accettare di essere valutato, ad essere pronto a prevenire o controbattere alle critiche; in altre parole, era consapevole di dover
sedurre
il più esigente e inafferrabile dei clienti, una vera battaglia all’ultimo sangue.