15,00€
Come ci si sente quando non si è se stessi? Bruciano i polmoni in un grido soffocato che non esplode in suono? No, per Tobia, sedicenne inglese, omosessuale nascosto, è ben diverso: «Io la vedo più come se mi trovassi in una stazione dei treni, sotterranea, dove i miei stessi pensieri riecheggiano contro le pareti spoglie; aspetto il mio ma non arriva mai, sento un unico, silenzioso, rumore bianco provenire dal fondo della galleria buia, che mi ricorda chi sono e cosa potrei mostrare al mondo se solo riuscissi a salire su quel vagone e a raggiungere la superficie». Un incipit intenso, che scaraventa già nella dimensione che permea l’intero scritto della giovane autrice. Il famoso coming out del ragazzo introverso e silente è atteso pagina per pagina, con pazienza, per carità, ogni cosa a suo tempo, ma con grande desiderio.
Alla scuola Pridgerton la vita non è né semplice né difficile, ma del resto questo è il vivere di ogni sedicenne. Le cose per Tobia cominciano a cambiare nel momento in cui nella sua vita si affaccia uno spilungone anglo-giapponese, Tsuki, appena giunto nella scuola, che da subito si rivela per quello che è, facendolo davanti a tutta la classe: «Mi piacciono i ragazzi» dice tra i vari interessi sciorinati durante la propria presentazione, quasi fosse la cosa più facile e ovvia del mondo. Tobia non crede alle sue orecchie, gli fa quasi rabbia l’ostentata indifferenza con la quale il nuovo compagno comunica una cosa per lui così difficile da dire ad alta voce, anche da solo.
Fra i due, tuttavia, con il passare del tempo, si instaurerà un rapporto speciale che li porterà a scoprire segreti anche dolorosi.