Giovanni Cittadini
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C’era una volta un castello posseduto da un condottiero invincibile, il Marchese Moroello Malaspina di Giovagallo; la sua buona consorte, Alagia, dei Conti Fieschi di Lavagna; un ospite straordinario: Dante Alighieri; un atto notarile che riporta con assoluta certezza la partecipazione del sommo poeta alla stipula della Pace di Castelnuovo Magra in Lunigiana il 6 ottobre 1306. C’era, poi, un prosatore di grande fama, il certaldese Giovanni Boccaccio, che racconta di come l’intendente Marchese Moroello abbia riconsegnato a Dante i primi canti della Commedia miracolosamente ritrovati a Firenze nella sua casa devastata; seguirono poi le numerose referenze lunigianesi nell’opera omnia che venne, così, fortunosamente ripresa.
Certo, ma qual è il filo conduttore che lega tutti questi avvenimenti e gli eccellenti personaggi che vi ruotarono attorno? Ecco che nasce l’idea d’immaginare un percorso di Dante durante la sua avventura in terra di Lunigiana, quanto più verosimile possibile e coerente con i fatti sopra rappresentati, ma che lascia anche spazio a una suggestiva immaginazione delle sue qualità umane, delle passioni, debolezze, ma specie delle sue alte qualità morali; il tutto calato in una storia divertente e accattivante, dolce e bucolica, ricca di sorprese e colpi di scena, interpretata da personaggi amabili e gentili, per i quali il lettore, alla fine, sentirà affetto e nostalgia.