racconti

Vincenzo Meccia è nato il 16/02/1932 a San Giacomo degli Schiavoni (CB), un piccolissimo paese in vista del mare Adriatico ove tutti erano contadini. La famiglia era composta dai genitori, tre fratelli e due sorelle. Non erano benestanti e quindi si trovarono ad affrontare la vita con enormi sacrifici.

Allo scoppio della seconda Guerra Mondiale, aveva circa otto anni ed è stato costretto a trascorrere la fanciullezza e l’adolescenza fra mille difficoltà e privazioni.

A diciotto anni, per cercare di cambiare la situazione e dare un nuovo senso alla propria vita, ha provato a “evadere” arruolandosi nell’Arma dei Carabinieri. Ha frequentato la scuola a Barletta e, dopo aver raggiunto Verona, è stato destinato sul Lago di Garda, a Lonato, Manerba, Desenzano del Garda e infine Brescia. Dopo sette anni nell’Arma, è andato in congedo ed è stato dipendente per trent’anni di una ditta industriale.

Ha affrontato le proprie attività lavorative con la quinta elementare e nessuna preparazione specifica. La vita gli è stata maestra e la curiosità, il senso del dovere e la passione per la lettura gi hanno consentito di riempire tanti vuoti che parevano incolmabili. Ha condiviso la passione per la lettura con la moglie e i loro tre figli, trovandosi così la casa sempre piena di libri.

Ha avuto la soddisfazione di vedere i tre figli tutti laureati e realizzati. I figli gli hanno dato sette nipoti: il più grande è laureato in Biotecnologie e dopo il dottorato di ricerca all’Università di Milano è stato assunto da una casa farmaceutica israeliana di Tel Aviv. Due nipoti sono laureandi e altri tre sono liceali. La più piccola, l’unica bambina, frequenta le scuole medie inferiori.

Vincenzo Meccia ha da sempre coltivato molte passioni, ma l’unica attività iniziata con entusiasmo da bambino e mai interrotta è quella della lettura. Ha ampliato i suoi orizzonti con letture sempre più impegnative, tra cui la filosofia, soprattutto classica greca e latina, studiata da autodidatta con grande passione.

Nel 2015 ha avuto l’onore di veder pubblicato il libro quasi tutto autobiografico “No, io non tornerò più indietro”. Ha partecipato a concorsi di racconti poi pubblicati e ora propone questo libro (“Momenti di vita. Tra sogno e realtà”) con la speranza di dimostrare a se stesso e a chi lo conosce che quanto ha seminato studiando e leggendo senza sosta, all’età di quasi novant’anni, ha prodotto qualche piccolo germe.

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