Giacomo Mutti è nato a Brescia nel 1927. Dal padre Adolfo, pittore, ha ereditato la passione per l’arte e lo spirito anarchico, dal nonno Francesco l’entusiasmo per la caccia. Non di animali. Di oggetti, di ideali, di sistemi di pensiero.
Al furore archeologico è seguito l’impegno politico e infine l’innamoramento per l’India che non l’ha più abbandonato. Nel tempo restante si è occupato di architettura, inseguendo un suo ideale purista, e della famiglia, coinvolgendola nelle sue avventure.