Samarin Viktor, Silvia Maiolini
Dettagli

20,00

“Ricordi” secondo Beatrice Tita
L’autore ricorda in questo libro tutta la sua vita, fino al momento in cui rifugiatosi nel museo teatrale di suo padre durante un bombardamento a Mosca nel 1941, non trova il tempo, l’ispirazione, il desiderio di mettere per iscritto tutta un’esistenza. Ogni singolo episodio è descritto con dovizia di particolari, forse anche troppi a volte,facendo trasparire la necessità di ripercorrere luoghi, volti, usanze di una Russia che vive un profondo cambiamento tra la fine del 19° secolo e la prima parte del 20°. Risulta quindi interessante per chi ha predilezione o curiosità per la cultura russa di quel periodo, che viene vista dagli occhi di un bambino prima e di un giovane poi.
Emerge molto bene la differenza tra la vita della città, Mosca in particolare, dove è d’obbligo la vita mondana, e quella invece tranquilla della campagna dove la famiglia dell’autore era solita trascorrere il periodo estivo. I diversi strati della società sono descritti a fondo, soprattutto quello della borghesia mercantile e della nobiltà: i due ceti trainanti la Russia del periodo, ma comunque distinti e separati per senso di appartenenza, abitudini, frequentazioni.
Certo alcune parti sono un po’ lente e possono risultare monotone per chi non riesce a cogliere i particolari che permettono di avere un’idea piuttosto profonda e dettagliata della struttura del Paese. Sono descritte le abitudini alimentari, i passatempi della gente, il livello culturale, l’ingenuità e genuinità delle persone semplici della campagna.
La figura del padre dell’autore è piuttosto significativa: per una scommessa con un amico inizia a coltivare seriamente la sua passione, ossia il collezionismo di oggetti teatrali, tanto da riuscire a farne un museo, il più grande di tutta la Russia. Questo permette anche al lettore di avvicinarsi in modo approfondito alla cultura teatrale russa, di conoscere i personaggi più disparati: attori, scrittori, sceneggiatori, intellettuali, che fecero grande la Russia prima della rivoluzione di Ottobre.
Le vicende storiche fanno da sfondo a tutta la storia.
Prima la nobiltà, i proprietari terrieri, lo Zar, la borghesia mercantile, poi l’arrivo del capitalismo, le rivolte operaie, la nascita dei nuovi ricchi, la rivoluzione, la guerra. Questo aspetto è molto interessante perché visto dagli occhi di una normale persona che cresce in un simile ambiente, quindi descritto con sentimento e non con freddezza storica.