saggistica scienza nobel

Dopo aver studiato medicina all’università di Torino, dove all’età di vent’anni entrò nella scuola medica dell’istologo Giuseppe Levi, iniziò gli studi sul sistema nervoso che avrebbe proseguito per tutta la sua vita, salvo alcune brevi interruzioni nel periodo della seconda guerra mondiale. Si è laureata nel 1936.

Nel 1938, in quanto ebrea sefardita, fu costretta dalle leggi razziali del regime fascista ad emigrare in Belgio con Levi, dove continuò le sue ricerche in un laboratorio casalingo.

I suoi primi studi (degli anni 1938-1944) sono dedicati ai meccanismi di formazione del sistema nervoso dei vertebrati.

Nel 1947 accettò l’invito a proseguire le sue ricerche al Dipartimento di Zoologia della Washington University (nello stato statunitense del Missouri), dove rimase fino al 1977. Nel 1951-1952 scoprì il fattore di crescita nervoso noto come NGF (Nerve Growth Factor), che gioca un ruolo essenziale nella crescita e differenziazione delle cellule nervose sensoriali e simpatiche.

Per circa trent’anni proseguì le ricerche su questa molecola proteica e sul suo meccanismo d’azione, per le quali nel 1986 è stata insignita del Premio Nobel per la medicina insieme allo statunitense Stanley Cohen. Nella motivazione del Premio si legge: «La scoperta del NGF all’inizio degli anni Cinquanta è un esempio affascinante di come un osservatore acuto possa estrarre ipotesi valide da un apparente caos. In precedenza i neurobiologi non avevano idea di quali processi intervenissero nella corretta innervazione degli organi e tessuti dell’organismo».

Dal 1961 al 1969 ha diretto il Centro di Ricerche di Neurobiologia del Consiglio Nazionale delle Ricerche (Roma) in collaborazione con l’Istituto di Biologia della Washington University, e dal 1969 al 1979 il Laboratorio di Biologia cellulare.

Dopo essersi ritirata da questo incarico “per raggiunti limiti d’età” continua le sue ricerche come ricercatore e guest professor dal 1979 al 1989, e dal 1989 al 1995 lavora presso l’Istituto di Neurobiologia del CNR con la qualifica di superesperto.

Le sue indagini si concentrano sullo spettro di azione del NGF, utilizzando tecniche sempre più sofisticate. Studi recenti hanno infatti dimostrato che esso ha un’attività ben più ampia di quanto si pensasse: non si limita ai neuroni sensori e simpatici, ma si estende anche alle cellule del sistema nervoso centrale, del sistema immunitario ematopoietico e alle cellule coinvolte nelle funzioni neuroendocrine.

Dal 1993 al 1998 ha presieduto l’Istituto dell’Enciclopedia Italiana. È stato membro delle più prestigiose accademie scientifiche internazionali, quali l’Accademia Nazionale dei Lincei, l’Accademia Pontificia, l’accademia nazionale delle scienze detta dei XL, la National Academy of Sciences statunitense e la Royal Society. È stata nominata senatore a vita dal presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi il 1 agosto del 2001. Ha ricevuto numerosi altri riconoscimenti: fra l’altro tre lauree honoris causa delle Università di Uppsala (Svezia), Weizmann-Rehovot (Israele) e St. Mary (Usa). Ha vinto inoltre il Premio internazionale Saint-Vincent, il Feltrinelli, e il premio “Albert Lasker” per la ricerca medica.

È inoltre da sempre molto attiva in campagne di interesse sociale, per esempio contro le mine anti-uomo o per la responsabilità degli scienziati nei confronti della società. Nel 1992 ha istituito, assieme alla sorella gemella Paola, la Fondazione Levi Montalcini, in memoria del padre, rivolta alla formazione e all’educazione dei giovani, nonché al conferimento di borse di studio a giovani studentesse africane a livello universitario, con l’obiettivo di creare una classe di giovani donne che svolgano un ruolo di leadership nella vita scientifica e sociale del loro paese.

Particolarmente sensibile ai temi della difesa dell’ambiente e dello sviluppo sostenibile, nel 1998 ha fondato la sezione italiana di Green Cross International, ong riconosciuta dalle Nazioni Unite e presieduta da Mikhail Gorbaciov, di cui è consigliere. Significativo l’impegno sulla prevenzione e sulle conseguenze ambientali e sociali delle guerre e dei conflitti legati allo sfruttamento delle risorse naturali, con particolare riferimento alla protezione e all’accesso alle risorse idriche.

Con la vittoria dell’Unione di Romano Prodi alle elezioni politiche del 2006, la Levi-Montalcini, in qualità di senatrice a vita, ha accordato la fiducia al governo Prodi II. Inoltre, dopo aver rifiutato la presidenza del Senato provvisorio in periodo di elezione del presidente stesso, ha dichiarato di aver votato Franco Marini in tutti gli scrutini. Il momento della sua votazione è stato accolto dagli applausi dei senatori dell’Unione. Tra le numerose iniziative scientifiche, ha recentemente fondato un nuovo centro di ricerca sul cervello a Roma, l’EBRI (European Brain Research Institute), in collaborazione con la Fondazione S. Lucia e il CNR.

E’ mancata il 30 Dicembre del 2012.

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