Insegnante. Nato in Sicilia, ad Aragona, in provincia di Agrigento, ha trascorso l’infanzia nel paese natale tra il mondo dei contadini e quello degli zolfatari, nell’immediato secondo dopoguerra, quando cominciarono le grandi stagioni di scioperi e proteste per chiedere un miglioramento delle condizioni di vita, allora, molto precarie.
Completati gli studi liceali ad Agrigento, si trasferisce a Palermo per la frequenza della facoltà di Lettere e Filosofia; erano gli anni della contestazione giovanile del ’68 e fu l’occasione per accumulare un bagaglio di esperienze sufficiente per crearsi un proprio ideale politico e sociale. Laureatosi in Lettere classiche ad indirizzo storico-archeologico, dopo alcune esperienze lavorative presso la Biblioteca Archeologica di Agrigento, inizia la carriera di insegnante di Latino e Greco nel locale liceo classico.
Insofferente dei condizionamenti politici e del malcostume delle raccomandazioni, decide di trasferirsi al Nord; a Brescia e in provincia completa la propria esperienza di insegnante, intervenendo, anche se sporadicamente, nel dibattito culturale, con propri articoli in varie riviste storiche.
Conclusa l’esperienza di insegnante, si dedica a tempo pieno agli studi storici; la presente opera viene proposta quale sintesi dei grandi eventi di quell’anno terribile italiano, quale fu il 1943.