Non ha pensato a se stessa come autrice da subito. I primi racconti, li ha dedicati a quegli alunni che sognava di far avvicinare alla lettura, «possedevo un bagaglio di ricordi e di esperienze che desideravo comunicare, per condivisione ma anche per arricchire la relazione insegnante – alunno», dice Nadia Campanelli. «Nella mia stessa esperienza, il “raccontare” da parte di mia nonna e dei genitori è risultato fondamentale perché imparassi ad amare il passato».
poesia narrativa